Giovedì 16 novembre ci siamo recati a Milano per una visita guidata al Giardino dei Giusti, nato del 2003 per volontà del presidente di Gariwo, Gabriele Nissin.
Il Giardino dei Giusti è uno spazio di dialogo e di ricordo che onora le donne e gli uomini, i quali in ogni parte del mondo hanno aiutato le vittime dei genocidi, delle persecuzioni, dei regimi totalitari. Insegna a riconoscere la bellezza della bontà e mostra che ogni essere umano, nel suo piccolo, ha la possibilità di diventare un argine nei confronti delle ingiustizie o di crimini contro l’umanità. E’ stata usata l’espressione “un battito di mani”, perché è esattamente questo il tempo che occorre per essere “giusti”, per prendere la giusta decisione.
Finita la visita siamo stati raggiunti da due attrici della compagnia “Favolando”, che ci hanno intrattenuto con due bellissime storie: quella di Giorgio Perlasca e quella di Nelson Mandela. Lo spazio era stato allestito sapientemente: dagli alberi pendevano dei cartoncini appesi con svariate scritte: ingegno, coraggio, gentilezza, tenacia, dignità..
Entrambi i personaggi protagonisti delle narrazioni sono ricordati per essere esempi di giustizia e di resilienza verso situazioni difficili, crudeli e ingiuste. Al termine dell’ascolto sono stati consegnati ai bambini due sacchetti, uno contenente un vasetto di terracotta e l’altro contenente della terra. Sono stati dati ai bambini dei semini da piantare, che simboleggiano le speranze, le quali devono essere curate e annaffiate ogni giorno. Successivamente gli alunni sono stati invitati a scrivere su un foglietto un momento ingiusto del quale sono stati protagonisti, che è poi stato seppellito in un altro vaso. Questo gesto è un invito a non essere vendicativi e a perdonare, a seppellire anche gli episodi più spiacevoli. Per ultimo abbiamo costruito un albero con cartoncini colorati, direttamente sul cemento del piazzale. Il contrasto tra il colore della vita e il duro pavimento ha creato una vera opera d’arte.
Nel pomeriggio, dopo aver pranzato al sacco ci siamo recati al Memoriale della Shoah. Appena entrati abbiamo trovato un vero e proprio muro, con la scritta “indifferenza”. Siamo partiti da lì con la nostra guida, la quale ha iniziato a raccontare la triste storia delle persecuzioni ai danni di milioni di persone. Il luogo che abbiamo visitato è stato costruito sotto la stazione centrale di Milano, all’altezza dei binari da dove venivano deportate tantissime persone, ed è uno spazio ricco di documenti e istallazioni artistiche, le quali mirano a raccontare e ricordare cosa è successo, al fine di non dimenticarlo. I bambini hanno potuto inoltre entrare in un vagone, ricostruito esattamente come gli originali, nei quali ci entravano centinaia di persone.
E’ stata un’esperienza significativa e fondamentale, per capire la ferocia e la drammaticità di quello che è successo, per riflettere e comprendere che nessuno dovrebbe avere il diritto di porre fine alla vita di un altro essere umano.
E’ necessario praticare la tolleranza, la gentilezza e l’accettazione verso altro, seppur diverso da noi, per far sì che orrori come questo non ricapitino più.
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Bravissimi come sempre😍
Bello 😍bravissimi 👏